16 Settembre 2014
La Fondazione Mediterraneo – con le sue reti, le sedi distaccate, le sezioni autonome, la “Casa della Pace”, la “Casa del Maghreb Arabo”, la “Maison de la Méditerranée” - aderisce e sostiene il “4° Appuntamento Mondiale dei Giovani della Pace”, organizzato dal Sermig a Napoli il 4 ottobre 2014, Festa di San Francesco.
Nel corso di un incontro a Torino con Ernesto Olivero - in occasione del 50° anniversario del Sermig - il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e la responsabile dell'area “Giovani e Creatività” Pia Molinari, hanno condiviso lo spirito di questo importante appuntamento che vedrà a Napoli migliaia di giovani di vari Paesi del mondo diffondere il proprio pensiero, la propria denuncia ai governanti e potenti spesso incuranti di quanto accade oggi.
“Il nostro scopo – afferma Ernesto Olivero – è dare voce ai giovani, ai loro bisogni, alle loro paure, alle loro speranze. Leggeremo una “Lettera alla coscienza” che nasce dall'incontro con la sofferenza: è il grido dei giovani che hanno perso fiducia nelle istituzioni e si sentono umiliati dalla storia. Questa lettera nasce dal pianto di chi ha paura di vivere in una società senza principi, ideali e valori condivisi; dal dolore delle persone senza tetto accolte nei nostri Arsenali; dalla rabbia di chi è stato costretto ad andarsene dal proprio Paese; dall'umiliazione dei rifiutati, dei calpestati, dei senza-volto. Di chi ha perso ogni speranza nella vita e nel prossimo”.
“La Fondazione Mediterraneo – afferma Michele Capasso – non poteva non “affratellarsi” ad Ernesto Olivero ed al Sermig, condividendone valori, azioni, prospettive e speranze. Ciò che accade in questi giorni in Iraq, Siria, Palestina ed in altre parti del mondo è il segno di una decadenza etica e morale e di una crisi di valori, prima che economica: in tutto il mondo, dall'Europa agli Stati Uniti, al Medio Oriente, all'Asia, individui corrotti, avidi, amorali diffondono il loro Potere, calpestando la dignità umana. Il nostro obiettivo comune deve essere quello di trasformare questo “Amore per il Potere” nell'indispensabile “Potere dell'Amore”: come afferma Ernesto “Coscienza è testimoniare con la vita prima che con le parole”. L'Appuntamento di Napoli è una tappa fondamentale di questo percorso per restituire ai giovani il ruolo di “Produttori e protettori del nostro futuro”.