Manila
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18 Gennaio 2015
Dopo Srebrenica e Parigi il presidente Capasso è a Manila con una delegazione della Fondazione Mediterraneo.
“Venni qui per la prima volta in viaggio di nozze con la mia defunta moglie Rita nel gennaio 1980 - afferma Capasso - ma mai ho visto un fiume umano di milioni di persone. Un’emozione grande, una speranza grande: per la pace, per il futuro”.
Le stime parlano di circa 7 milioni di fedeli che si sono radunati nei 60 ettari del Parco Rizal, per l’ultimo giorno della visita del Papa: “è il più grande evento nella storia dei Papi”, dice padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano. La messa più seguita nella storia: anche oltre i quattro- cinque milioni di Giovanni Paolo II, sempre a Manila, il 15 gennaio 1995, a conclusione della Giornata mondiale della gioventù.
Prima della messa, il Papa incontra circa 30mila giovani nel campus della università Santo Tomas di Manila.
“Piangiamo quando vediamo "un bimbo senza casa, che soffre, abbandonato, abusato, usato da una società come schiavo?". Se lo è chiede incontrando i giovani, e rilanciando la domanda di Jun, ex bimba di strada che aveva chiesto: " Perché Dio permette questo, e perché solo poche persone ci aiutano?".
"Quando il cuore è capace di farsi questa domanda e di piangere, - ci fice il Papa - possiamo capire, c'è una compassione mondana che al massimo ci fa mettere la mano in tasca e dare una moneta: se Cristo avesse avuta questo tipo di compassione sarebbe passato, avrebbe curato 3 o 4 persone e se ne sarebbe tornato dal Padre".
Papa Francesco, aprendo l'incontro, subito dopo aver chiesto e ottenuto il permesso di parlare in spagnolo ha voluto cominciare, ha detto, "prima di tutto, una notizia triste: ieri - ha raccontato ai presenti - mentre stava per cominciare la messa, è caduta una delle torri e cadendo ha colpito una ragazza che stava lavorando, e l'ha uccisa. Si chiama Cristel, lavorava nella organizzazione della messa, aveva 27 anni, giovane come voi, e lavorava per una associazione che si chiama Catholic relief service, era una volontaria. Desidero che tutti voi giovani come lei - ha detto - preghiamo in silenzio un minuto per lei e preghiamo la mamma nel Cielo. Preghiamo. Preghiamo anche per suo padre e sua madre, era figlia unica, sua mamma sta venendo da Hong Kong, il padre viene a Manila a aspettarla".
"Le donne hanno molto da dirci nella società di oggi - dice Papa Francesco - tante volte noi siamo maschilisti, ma una donna è capace di vedere le cose con occhio distinto, con differente sguardo, le donne sono capaci di porre questioni che noi uomini non siamo capaci di capire, hanno più attenzione, si fanno domande oggi: l’unica domanda che non ha risposta ce l’ha posta Jun. Non le sono bastate le parole, e così ha pianto, ha avuto bisogno delle lacrime, così quando viene il prossimo papa a Manila, per favore che ci siano più donne. Dobbiamo imparare a piangere”.
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