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La Fondazione ha in progetto la realizzazione del 'M.M.A.M.T' - Museo Mediterraneo delle Arti, della Musica e delle Tradizioni.

“Non ho figli, nè eredi. Mi rattrista, quindi, il pensiero che gli oggetti che ho raccolto in tutti questi anni e custodisco a casa, un giorno, andranno persi. Perciò, li metto a disposizione di quanti volessero creare una collezione o un museo che possa raccogliere parte di questo straordinario patrimonio culturale”.

Lo ha detto Peppe Barra, a margine dell’incontro per la presentazione del suo libro “Diario d’artista”, svoltosi nella Biblioteca Comunale di Cultura Vesuviana di San Giorgio a Cremano (Napoli). Ricordi personali e professionali dell’artista, arricchiti da curiosità ed aneddoti legati alla madre Concetta, si sono snodati tra gli interventi di Patricia Bianchi, curatrice del testo, Giuseppina Scognamiglio, direttrice della collana ‘La Scrittura Teatrale’ di Edizioni Scientifiche Italiane e Giorgio Zinno, vicesindaco ed assessore alla Valorizzazione delle Ville Vesuviane, moderati da Vincenzo Liguori, presidente dell’associazione ‘Progetto San Giorgio’ che ha promosso l’iniziativa. Al termine l’artista si è reso disponibile ad offrire parte del suo personalissimo patrimonio ”fatto di oggetti e monili tipici della napoletanità più verace a chiunque voglia farsi custode di un immenso patrimonio culturale, oltre che affettivo”.

“Colgo quest’occasione - ha annunciato il presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso, presente in platea - per comunicare l’assegnazione a Peppe Barra del Premio Mediterraneo per la Cultura 2013, facendomi portavoce della volontà della giuria riunitasi a Marsiglia lo scorso 10 aprile e la prossima realizzazione del ‘M.M.A.M.T’, il Museo Mediterraneo delle Arti, della Musica e delle Tradizioni cui sta lavorando la Fondazione”. Il Premio, secondo solo al Nobel per importanza, è stato istituito nel 1993 e già nel 2006 l’Ambasciatore d’Italia al Cairo, Antonio Badini, ne ha proposto l’assegnazione a Peppe Barra ma i lavori della giuria, composta da 3000 membri di 43 diversi Paesi, hanno richiesto 7 anni.

“Saremo lieti - ha dichiarato Zinno - di condividere il progetto del Museo come amministrazione e già nei prossimi giorni avvieremo un tavolo di discussione con la Fondazione per definire le modalità del nostro intervento. Non è esclusa la possibilità di farne una sede o un presidio proprio qui a San Giorgio a Cremano”.

 

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