2018
17 Settembre 2018
Il presidente Michele Capasso ha coordinato il workshop, animato da Fabrizio Mangoni (Università Federico II – Architetto urbanista esperto di DM).
La dieta mediterranea è esempio di patrimonio culturale “vivo” e driver di coesione sociale.
Valorizzare gli elementi di narrazione della Dieta Mediterranea come stile di vita necessita, ancora, di molto lavoro creativo e di ricerca per rendere visibile e raccontabile il rapporto che passa tra le parole e le cose, tra le storie delle persone e i prodotti della terra, tra il dire e il fare, tra il gusto e le emozioni. Gli alimenti della Dieta Mediterranea hanno metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura praticate in determinati territori in maniera omogenea, secondo regole tradizionali e protratte nel tempo. Si tratta di produzioni talvolta di entità limitate, affidate alla tenacia di alcuni operatori, coltivatori diretti e imprenditori.
Il fattore tradizione conferisce tra l’altro alle produzioni diverse utili caratteristiche:
- storicità (origini delle comunità locali e loro stretto rapporto con l’ambiente e il territorio)
- familiarità (memoria e vocazioni delle proprie radici)
- riscoperta (ricerca della qualità, del gusto, del particolare)
- eccellenza per le peculiari caratteristiche organolettiche.
La valorizzazione, attraverso la narrazione, della Dieta Mediterranea - utilizzando tutti gli strumenti e le tecnologie disponibili - costituisce uno strumento indispensabile anche per le imprese per diffondere informazioni sulla sicurezza alimentare, sulle tecniche di produzione, sui sistemi di controllo e garanzia, sull’implementazione del turismo legato ai percorsi emozionali del cibo.
È inoltre auspicabile pervenire ad una “filosofia universale” della Dieta Mediterranea in grado di sostenere l’utilizzo a km “0” dei prodotti della terra.
Una opportuna narrazione può valorizzare il ruolo del suolo nell’economia circolare, riferibile specialmente ai prodotti principali della Dieta Mediterranea e la diffusione delle metodologie dell’EFH (Environment, Food and Healt) che punta a promuovere un invecchiamento in salute e la lotta all’obesità.
Sono intervenuti membri della Federazione Anna Lindh Italia.
Esperti: Rossella Galletti – Università Suor Orsola Benincasa; Roula Papadopoulou – Region of Crete; Donatella Tramontano – Università Federico II e Gens ONG; Ferdinando Gandolfi – Regione Campania; Marco Dianti, Ombretta Sciandra – Provincia Autonoma di Trento; Elena Tsangaridi (Communication Officer of Troodos Dev.Company – Unesco Global Geopark).