2017

Preceduto dalla conferenza stampa del 12 marzo 2017, si è svolta ad Iglesias la seconda tappa conclusiva di LEB-SARD FESTIVAL: l’iniziativa sostenuta dalla Fondazione Anna Lindh che vede la partecipazione di membri delle reti libanese e italiana in un festival in cui la musica costituisce il “Ponte” per il dialogo tra diverse culture.
LEB-SARD Festival è un progetto di cooperazione transfrontaliera, finanziato dalla Fondazione Anna Lindh, finalizzato a supportare e promuovere la cooperazione e il dialogo tra i popoli del Mediterraneo nonché a contribuire alla creazione e distribuzione di un progetto artistico nel quale la MUSICA sia concepita quale strumento di dialogo culturale tra diversi popoli. Coinvolge la Sardegna e il Libano e si basa sulla creazione e la diffusione di produzioni artistico-culturali frutto della contaminazione tra le due diverse culture.
Il progetto ha avuto la durata complessiva di un anno e il capofila è la Casa Produttrice libanese “Zico House”. E’ stato realizzato grazie alla partnership con L’Associazione Culturale Anton Stadler di Iglesias, il Comune di Iglesiase l’associazione “Open med”: membri della Rete Italiana della Fondazione Anna Lindh.
LEB - SARD Festival si è articolato in due eventi principali: il 1 Maggio 2017 a Beirut, presso la chiesa di Saint Louis ed il  20 Maggio 2017 ad Iglesias, presso la Miniera di Monteponi dove è stato realizzato uno spettacolo finalizzato alla condivisione e alla compenetrazione tra due culture dell’area Euro-Mediterranea, che ha coinvolto due importanti artisti: Hiba Al Kawas, soprano e compositrice (LIBANO) e Fabio Furìa, bandoneonista e compositore (SARDEGNA).
Il presidente Michele Capasso, capofila della Rete italiana e tra i sostenitori del progetto, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e dei luoghi prescelti, in particolare la miniera di Monteponi con il suo carico di “memorie”.
“Questa iniziativa - ha sottolineato Capasso - contribuisce alla diffusione della musica quale mezzo di sviluppo socio-economico  per la valorizzazione de luoghi periferici, mettendo in risalto il patrimonio culturale di entrambe le società e dando visibilità al ruolo dei giovani: il coinvolgimento di 70 studenti della Rafic Hariri Foundation Choir in Libano e del Conservatorio di Cagliari testimonia lì importanza di questa iniziativa per i giovani che, attraverso le contaminazioni musicali, diventano “cacciatori del positivo”.