Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Yemen, la più grave crisi umanitaria dei nostri tempi.
Il Paese è allo stremo e le sofferenze patite dalla popolazione hanno raggiunto livelli mai visti prima. I dati si commentano da soli: 20,7 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere.
Oltre 4 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa e sono oggi sfollate all’interno dei confini nazionali.
L’escalation del conflitto ha determinato un aumento vertiginoso dei prezzi del cibo e di altre materie prime. Di conseguenza, il problema principale, in questo momento, è la mancanza di cibo: circa 16 milioni di persone soffrono la fame. In alcune zone del Paese circa un 1 bambino su 4 soffre di malnutrizione acuta.

Ospiti:

  • Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale
  • Marco Rotunno, Senior Cluster Coordination Officer di UNHCR in Yemen

Modera:

  • Laura Iucci, Direttrice raccolta fondi UNHCR Italia

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“La minaccia segnalata nei precedenti Rapporti OMCOM come “Intelligence jihadista Nordafricana”, denominazione da noi posta per agevolare l’identificazione mirata di una realtà priva di sigle, fluida, ibrida, trova frammenti di “DNA” in precedenti sigle particolarmente attive nel passato”: inizia così l’analisi di Salvatore Calleri – presidente della Fondazione Caponnetto e dell’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità organizzata e le mafie.

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Nel rispetto del distanziamento e dei protocolli Covid 19, molti studenti sono intervenuti al Museo della PaceMAMT per celebrare la “Giornata Mondiale dell’Ambiente”, giunta quest’anno alla 47a edizione.
La prima si è tenuta nel 1974 con lo slogan “Only One Earth”. Tema che ha dato da sempre il tono a questa ricorrenza, dedicata alla consapevolezza critica verso l’ambiente e la sua tutela. L’urgenza invece è aumentata anno dopo anno.
Nel 1974, l’overshoot day, cioè il giorno in cui abbiamo consumato le risorse naturali che il mondo è capace di rigenerare in un anno e iniziamo a “rosicchiare” quelle del futuro, cadeva il 27 novembre. Quest’anno cadrà invece il 29 luglio, due mesi più presto.
Gli studenti hanno potuto vedere sui grandi videowall il messaggio del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres che ha concluso con una nota positiva, invitando a guardare al futuro più che al passato, e richiamando all’azione.
Il presidente Michele Capasso ha donato agli studenti esemplari del libro “Questa nostra buona terra”, scritto con la compianta Suor Maria Pia Giudici ed ha sottolineato la necessità di non rimpiangere gli scempi del passato ma di pensare al futuro: proteggendo il creato, piantando alberi, rendendo verdi le nostre città, cambiando le nostre abitudini alimentari e disinquinando il mare, le coste e i corsi d’acqua.
In questa occasione il presidente Capasso ha presentato ai giovani il programma STATI UNITI DEL MONDO ed i video LA DIETA MEDITERRANEA e CILENTO EMOZIONI SENZA TEMPO.

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In occasione della “Giornata internazionale del rifugiato” al Museo della Pace MAMT la Fondazione Mediterraneo ha ricordato 30 anni di attività in favore dei migranti e dei rifugiati.
Molti studenti delle scuole napoletane e della provincia – nel rispetto delle regole COvid 19 – hanno visitato il percorso “Voci dei Migranti” e commentato le testimonianze più toccanti ed emozionanti.
Il presidente Michele Capasso ha affermato:
Questa Giornata è più sentita che mai per l’arrivo in Italia di tanti rifugiati provenienti da Siria, Eritrea, Somalia ed Etiopia in transito verso altri Paesi europei alla ricerca di un futuro. Persone in fuga dalle guerre e delle persecuzioni che portano la propria vita qui, per averla una vita. Le storie di rifugiati appartengono alla nostra cultura e perquesto il Museo della Pace MAMT ha realizzato un percorso emozionale a loro dedicato: per non dimenticare !”.

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La Fondazione Mediterraneo ha coorganizzato con le ACLI ed il Consolato della Repubblica Tunisina a Napoli l’evento "Programmare la Pace nel Mediterraneo".
Di particolare significato l’intervento del presidente Capasso che ha riepilogato 30 anni di attività della Fondazione per il diaolgo e lapace e , in particolaere, il programma STATI UNITI DEL MONDO.

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