Elenco Generale||degli eventi

Si è conclusa con un grande successo di visitatori la mostra “Civilizzare l’urbano” in vista dei 60 anni dello studio Pica Ciamarra Associati. Incontri, seminari, conferenze ed eventi hanno caratterizzato due mesi di attività al Museo della Pace - MAMT.

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I membri del club “Lyons” hanno visitato il Museo della PaceMAMT esprimendo apprezzamento per questa iniziativa unica.

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Premio "L'ORigano" per il sindaco di Vallo della Lucania (Salerno), Rony Aloia, primo in Italia a disporre l'obbligo dei defibrillatori nel piano urbanistico per le case di nuova costruzione. Il riconoscimento è stato consegnato a Napoli nell'ambito della presentazione del libro di poesie, intitolato "l'ORigano", scritto dalla giornalista Olga Fernandes proprio per l'acquisto di defribillatori da donare.
La cerimonia si è svolta nella sede della Fondazione Mediterraneo e Museo della paceMAMT di Napoli, patrimonio dell’umanità. A consegnare il riconoscimento al sindaco Aloia è stato l' architetto Gennaro Testa.  Presenti il "padrone di casa" Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, il cantante Peppino Di Capri, Ciro Esposito, comandante della polizia municipale di Napoli e Sabatino Raia, maestro di canto, che durante la serata ha recitato le poesie contenute nel libro di Olga Fernandes. Presente, tra gli altri, anche Antonio Ferrieri, pasticciere tra i più noti di Napoli, inventore della Sfogliatella all'ORigano.

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Un libro di poesie, intitolato "l'ORigano" finanzierà l'acquisto di strumenti per la sopravvivenza, i defribillatori: a scrivere il volume è stata la giornalista Olga Fernandes che lo ha presentato al Museo della paceMAMT”.
"In Italia - spiega la scrittrice - le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno, e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie. In tal senso è significativo come nel 65% dei casi l’arresto cardiaco colpisca in presenza di testimoni e il 60% di questi eventi accada per strada. Dati dai quali risulta evidente l’importanza della presenza di defibrillatori sul territorio, che porta indubbi benefici sul fronte della sopravvivenza. Il defibrillatore è uno strumento preziosissimo, perché consente un intervento tanto immediato quanto fondamentale, poiché per la persona colpita da arresto cardiaco, ogni minuto che passa è di vitale importanza: in soli sessanta secondi, infatti, si abbassano del 10% le sue possibilità di restare in vita. Dopo soltanto 5 minuti di tempo, le possibilità di salvezza scendono al 50%. Ma si può morire solo perché manca un defibrillatore?" Olga Fernandes ha quindi avviato una campagna per la massima diffusione dei defibrillatori e sta dedicando tutte le sue energie nel tentativo di reperire il maggior numero possibile di questi strumenti, e di metterli a disposizione della popolazione.
"Il dolore ci cambia", dice la giornalista, "cambia le nostre percezioni. Siamo anime divise in due, tra generosità e diffidenza. Bisogna trovare il coraggio di cambiare, di dedicarci ad aiutare il prossimo. Attraverso la mia campagna per i defibrillatori sto conoscendo persone straordinarie, pronte a impegnarsi per gli altri, per le quali dare, aiutare, sostenere è fonte di gioia. Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno collaborato e stanno collaborando a questa campagna”. Dal prossimo settembre Olga Fernandes condurrà su Crc Targato Italia la trasmissione "l'ORigano informa", dedicata a questi argomenti.
Del libro e della necessità di diffondere il più possibile i defibrillatori ne hanno parlato, insieme all’autrice Rony Aloia sindaco di Vallo della Lucania (il primo in Italia a inserire nel piano regolatore l'obbligo dei defibrillatori nei palazzi di nuova costruzione ed assegnatario del “Premio l’ORigano”); l’architetto Gennaro Testa, l’ architetto Patrizia Bottaro, l’architetto Emma Buondonno, Giovanny Block, cantautore; Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo e “padrone di casa”, Stella Cervasio, giornalista di Repubblica, l’architetto Massimo Pica Ciamarra, Antonella De Cesare, conduttrice, Peppino di Capri, cantautore, Ciro Esposito, comandante della polizia municipale di Napoli, i Naea, gruppo musicale e Sabatino Raia, maestro di canto. Presente all’evento Antonio Ferrieri, pasticciere tra i più noti di Napoli e inventore della Sfogliatella all’ORigano, nata proprio per sostenere l'iniziativa.

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Il Comandante della Polizia municipale di Napoli Ciro Esposito accompagnato dalla consorte Anna Maria Di Napoli ha visitato il Museo della Pace - MAMT.
Accolto dal presidente Michele Capasso e dalla direttrice Pia Molinari gli ospiti hanno visitato specialmente i percorsi emozionali dedicati alle tre fedi monoteiste: la Moschea, la Sinagoga e le Cappelle dedicate a Don Bosco, Madre Mazzarello, Papa Giovanni Paolo II°, Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta.
Molto apprezzata la sezione dedicata allo scultore Mario Molinari, autore del Totem della Pace.

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Peppino Di Capri ha visitato il Museo della Pace - MAMT e la sezione dedicata allo scultore Mario Molinari.
Accompagnato dal presidente Michele Capasso e da Pia Molinari il cantante ha apprezzato questa iniziativa unica per Napoli e per il Mediterraneo.
Il presidente Capasso ha ricordato la frequentazione di lunga data con Peppino Di Capri a partire dal 1973 e culminata nel luglio 2004 con l’assegnazione della “Chiave d’oro” della città di Alessandria, per iniziativa della Fondazione Mediterraneo e dell’Ambasciata italiana al Cairo.

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Don Peppe Diana avrebbe oggi compiuto 60 anni se la camorra non ne avesse spezzato la vita il 19 marzo 1994.
Accompagnati dal presidente Michele Capasso i visitatori del Museo della Pace - MAMT hanno potuto ripercorre la vita, l’insegnamento ed il messaggio di Don Peppe: per la legalità, il rispetto delle istituzioni e della dignità umana.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio ha sottolineato come “Le mafie si insinuino nelle debolezze delle istituzioni e nei luoghi della marginalità: questo Don Giuseppe Diana ha sempre denunciato con forza. Il suo martirio ha lasciato un segno profondo…”.

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Si è svolto presso il Museo della Pace - MAMT il convegno organizzato dall’associazione Nord&Sud sulla “Città della scienza”.
Al centro del dibattito lo stallo politico-burocratico nel quale è piombato il polo museale ad oltre cinque anni dall’incendio che, il 4 marzo 2013, ridusse in cenere gran parte della struttura.
I temi trattati sono stati molteplici, a partire dall’arretramento logistico nel piano di ricostruzione, alla centralità di Città della Scienza come per gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione fino ad arrivare, ovviamente, all’eterno incompiuto: il progetto di reindustrializzazione di Bagnoli.
Ne hanno discusso con il responsabile delle Politiche per il Sud di Forza Italia Severino Nappi, il presidente di Svimez Adriano Giannola, il Presidente del Distretto Aerospaziale Campano Luigi Carrino, il vicepresidente del Centro Studi del Pensiero Liberale Vincenzo Caputo, il giornalista Massimo Calenda.
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso nel suo indirizzo di benvenuto ha sottolineato il ruolo di “casa della pace” del Museo e gli accordi di collaborazione da tempo sottoscritti con Città della Scienza, nata - come la Fondazione Mediterraneo - 30 anni fa. L’auspicio - ha sottolineato Capasso - è di poter attivamente riprenderli non appena IDIS ritornerà alla gestione ordinaria che le consentirà, al di là delle iniziative museali e di comunicazione tuttora vivaci, di riprendere con energia l’attività di ricerca.
Per la Fondazione Mediterraneo “C’era una volta la Città della Scienza” - titolo dell’iniziativa - è un omaggio alla straordinaria iniziativa ideata da Vittorio Silvestrini ed una libera riflessione della società civile che ne sollecita positivi processi evolutivi verso un futuro che ci si augura ancora migliore del suo splendido passato. 

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Luca Pierantoni, direttore regionale degli uffici della commissione europea alle Barbados, ha visitato il Museo della PaceMAMT in occasione dei 2 anni dall’apertura. Ha espresso apprezzamento per un “luogo di visione e di futuro”.

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Un’esperienza unica ed irripetibile attraverso 20 percorsi emozionali: tra questi la Moschea, la Cappella con le reliquie di Don Bosco, Madre Mazzarello e Padre Pio, gli spazi dedicatia Pino Daniele ed allo scultore Mario Molinari, il percorso dedicato a “La Campania delle emozioni”…
Il 29 giugno 2018, a Napoli, il MUSEO DELLA PACE - MAMT (Mediterraneo, Arte, Architettura, Archeologia, Ambiente, Musica, Migrazioni, Tradizioni, Turismo), celebra il secondo anno di attività: diecimila visitatori provenienti da 140 Paesi del mondo affascinati da uno spazio creato dalla FONDAZIONE MEDITERRANEO, da quasi 30 anni impegnata per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo.
Il Museo - sito nello storico edificio dell’ex “Grand Hotel de Londres” di Piazza Municipio, nel cuore di Napoli, a due passi dalla stazione metro disegnata da Alvaro Siza e dal porto crocieristico – è una “Casa” per accogliere ed emozionare: nei 5 piani si raccontaquello che ha unito e che unisce i popoli del Mediterraneo e del Mondo: la Musica, la Scienza, l’Arte, la Creatività, l’Artigianato, la Solidarietà, le Tradizioni, i Costumi, il Cibo, il Destino
Qui è possibile immergersi nei 20 percorsi emozionali dedicati ad importanti tematiche quali Migrazioni, Dialogo interreligioso, Musica, Storie di Pace, Legalitàe poi l’Oratorio Salesiano Mondiale, l’Antico Egitto, i Presepi, la Città del dialogo: il tutto guidato da oltre 5.000 video in alta definizione (4k) e da oggetti, reperti e testimonianze uniche al mondo che hanno contribuito a definire il Museo “patrimonio emozionale dell’umanità” e a conferirgli il titolo di “Museo delle Emozioni”.
Attraverso un sistema unico al mondo, dislocato sui 5 piani dell’edificio, e con l’ausilio di 107videowall di grandi dimensioni  è possibile immergersi in migliaia di video con musiche di Pino Daniele: al grande musicista è poi dedicata la sezione "PINO DANIELE ALIVE".
Il successo di questa iniziativa è testimoniato non solo dai numeri ma dalle testimonianze di gran parte dei visitatori, emozionati e coinvolti in una casa accogliente che i più grandi comunicatori del mondo hanno definito ”Caos e meraviglia.
Il progetto del Museo della Pace nasce nel 1997, quando il presidente Michele Capasso fa appello agli oltre 2000 rappresentanti di 36 Paesi sulla necessità di dare alla paceuno spazio dove raccontare una storia diversa da quella che ci viene proposta quotidianamente dai media (terrorismo, migranti che muoiono, corruzione, povertà, guerre, ecc.): insomma la STORIA DEL BELLO, DEL VERO E DEL BUONO per restituire ai giovani la speranza e renderli nuovamente CACCIATORI DEL POSITIVO e PRODUTTORI DI FUTURO.

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