Fondazione Mediterraneo
NOSTRO MARE NOSTRO
di Michele Capasso
DLibri - prima edizione giugno 2010 (it.)
f.to 16x24 - pp.576, ill. a colori
ISBN 88-8127-041-2
Edizioni Magma - seconda edizione settembre 2015 (it.)
f.to 16x24 - pp.576, ill. a colori
ISBN 88-8127-041-3
Opera senza fini di lucro - Il ricavato è destinato alla
"Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture"
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Michele Capasso ripercorre l’esperienza di “architetto del dialogo” alla guida della Fondazione Mediterraneo usando ad artifizio la descrizione di una giornata trascorsa in un ospedale. È un intreccio di sensazioni, emozioni, riflessioni, esperienze, memorie e testimonianze in cui si incastrano pagine del “Diario di bordo” che l’autore ha pubblicato negli ultimi anni su quotidiani e periodici dei Paesi euromediterranei.
È anche il percorso di vita privata dell’autore: ingegnere, pittore, fotografo, ma, sempre più, architetto di pace e di cultura nello scenario euromediterraneo degli ultimi venti anni. È il racconto di una esperienza umanamente singolare, in un momento storico e politico in cui il Mediterraneo assume, a cavallo tra due secoli, un’importanza strategica per la pace e lo sviluppo condiviso.
Guerre fratricide, migrazioni forzate, disastri ecologici, assenza di democrazia e corruzione sono alcune delle cause che attentano la vita della società civile. Contro queste ed altre Michele Capasso agisce invitando a non arrendersi, come testimoniano le storie narrate in questo libro con scrittura semplice ed efficace: è un mix tra racconto e reportage, dove tutto è rigorosamente vero e riscontrabile in documenti e immagini. Il diario scandisce la giornata dando vita a 18 episodi in cui il discorso trae spunto dai protagonisti principali: l’immondizia, l’ambulanza, il cane, i fratelli di Gaza, il grassone, il funerale, il bisturi, gli infermieri, il sondino, il parcheggiatore, l’elicottero, la carezza, il clandestino, l’archivio, la protesi, l’avvocato, l’arcobaleno, l’ultimo bacio.
Il senso complessivo della narrazione è mettere in evidenza, negli incroci della società globale, l’antico sapere che nell’area del Mediterraneo l’essere umano ha saputo sviluppare, nel le-game con la terra, i suoi abitanti e il mare, affrontando le avversità dell’oggi senza perdere la fiducia del domani.
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Copertina | |
Prefazione |
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L'immondizia Capitolo primo |
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L'ambulanza Capitolo secondo |
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Il cane Capitolo terzo |
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I fratelli di Gaza Capitolo quarto |
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Il grassone Capitolo quinto |
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Il funerale Capitolo sesto |
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Il bisturi Capitolo settimo |
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Gli infermieri Capitolo ottavo |
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Il sondino Capitolo nono |
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Il parcheggiatore Capitolo decimo |
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L'elicottero Capitolo undicesimo |
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La carezza Capitolo dodicesimo |
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Il clandestino Capitolo tredicesimo |
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L'archivio Capitolo quattordicesimo |
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La protesi Capitolo quindicesimo |
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L'avvocato Capitolo sedicesimo |
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L'arcobaleno Capitolo diciassettesimo |
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L'ultimo bacio Capitolo diciottesimo |
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Postfazione |
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Commenti |
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Un costruttore della pace |
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Il nostro del mare nostro |
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Il timoniere mediterraneo |
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Avviso ai naviganti |
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Un breviario del dialogo |
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Un esempio per i giovani |
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Ringraziamenti | |