GIANFRANCO ROTONDI IN VISITA ALLA FONDAZIONE MEDITERRANEO ED AL MUSEO DELLA PACE

L’onorevole Gianfranco Rotondi - membro della Commissione cultura della Camera dei Deputati – ha visitato la sede centrale della Fondazione Mediterraneo e del Museo della PaceMAMT.
Accolto dal presidente Capasso ha espresso apprezzamento per la trentennale attività della Fondazione per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel mondo.
In questa occasione ha auspicato una proficua collaborazione tra la Fondazione Sullo – da lui presieduta – e la Fondazione Mediterraneo.

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ANNIVERSARIO AL MUSEO: 100 ANNI DALLA NASCITA DI PIER PAOLO PASOLINI

Grande afflusso di visitatori – nel rispetto delle regole Covid 19 – e di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della Pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
“Un anniversario che coincide con la pazzia della guerra in Ucraina – ha affermato il presidente Michele Capasso – e per questo il messaggio ed i valori di Pier Paolo sono più che mai attuali. Oggi siamo stati a Scampia, dinanzi al murales che lo raffigura: una maniera per rendere omaggio ad uno degli intellettuali più importanti del novecento”.
Il presidente Capasso ha ricordato che Pasolini nasceva a Bologna il 5 marzo 1922.
Autore controverso, a lungo scandaloso, nell’Italia del suo tempo, per un’omosessualità che non nascondeva, 'maledetto' per le circostanze di una morte tragica (assassinato all’Idroscalo di Ostia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975) la cui dinamica non è stata del tutto veramente chiarita, ma anche segnato da una costante fascinazione per la dimensione del sacro (il suo Vangelo secondo Matteo è forse il più bel film mai girato sulla vita di Gesù).
“Cent’anni dalla nascita è uno di quegli anniversari tondi - continua Capasso - che determinano attenzione e riflessione attorno a un autore, a maggior ragione un autore come Pasolini, sulla cui opera è fiorita negli anni una produzione critica che non ha il pari con quella relativa a nessun altro scrittore del Novecento”.
Un anniversario come questo è l’occasione per porsi alcune domande.
Qual è l’originalità di Pasolini?
Quali le ragioni della sua importanza?
In che cosa è ancora attuale?
Domande alle quali bisogna provare a rispondere senza retorica, uscendo dalla tentazione dell’agiografia: Pasolini va affrontato e discusso, non necessariamente approvato in tutto ciò che ha fatto o ha detto. La sua originalità è legata all’estrema versatilità del percorso creativo: Pasolini esordisce come poeta ( Poesie a Casarsa, 1942), prosegue come romanziere ( Ragazzi di vita, 1955), continua come regista di film (a partire da Accattone, 1961), scrive per il teatro e per i giornali, è critico letterario ed editorialista. Dipingeva anche: e forse quest’ultima è l’unica concessione al dilettantismo in una carriera artistica in cui ha raggiunto vette altissime in ogni settore in cui si è cimentato. Ma la sua opera va letta nel suo insieme, senza scindere i diversi generi: allora appare davvero come una grande opera 'totale', in cui le diverse fasi si intrecciano in un discorso creativo aperto e mobile.

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GIANFRANCO ROTONDI. “LA VARIANTE D.C. STORIA DI UN PARTITO CHE NON C’È PIÙ E DI UNO CHE NON C’È ANCORA” (Solferino Editore)

Si è svolta nella sede della Fondazione Mediterraneo la presentazione del libro di Gianfranco Rotondi: “La variante D.C. storia di un partito che non c’è più’ e di uno che non c’è ancora” (Solferino Editore).
Sono intervenuti l’avvocato Domenico Salerno, l’onorevole Antonio Iodice e Geremia Gaudino.
Il presidente Capasso, nell’indirizzo di saluto, ha voluto sottolineare la gravità del momento storico con la guerra in Ucraina leggendo brani dell’Appello e riproponendo un video sulle attività della Fondazione per la pace e per gli Stati Uniti d’Europa e del Mondo.
Alla precedente presentazione del libro è intervenuta ad Avellino la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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IL GENERALE C.A. IGNAZIO GIBILARO, COMANDANTE INTERREGIONALE DELL’ITALIA MERIDIONALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, IN VISITA ALLA FONDAZIONE MEDITERRANEO ED AL MUSEO DELLA PACE - MAMT

Il generale di C.A. Ignazio Gibilaro, comandante interregionale dell’Italia meridionale della Guardia di Finanza, ha visitato la sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace - MAMT.
Accompagnato dal senatore Giuseppe Lumia e dal colonnello Giuseppe Garofalo, il generale si è intrattenuto per molte ore in una visita puntuale dei percorsi emozionali del Museo: in particolare quelli dedicati ai temi della pace, della legalità, della giustizia sociale.
Dopo aver interloquito sul tema di attualità della guerra in Ucraina ed aver visionato alcune tra le molteplici attività svolte in oltre trent’anni dalla Fondazione Mediterraneo per la pace, il generale Gibilaro ha espresso compiacimento per un luogo definito “unico” e di straordinaria importanza per il dialogo e la cooperazione.
Sul libro d’onore ha scritto:
“ Affascinato e commosso da un luogo fonte incredibile di emozioni e riflessioni, ringrazio l’incomparabile architetto Michele Capasso per l’esperienza che mi ha fatto vivere”.

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ISPI: 5 MAPPE PER SPIEGARE LE REAZIONI DEL MONDO ALL'INVASIONE DELL'UCRAINA

La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno condiviso appieno l'analisi svolta dall'ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) manifestando non poche preoccupazioni per questa grave violazione del diritto internazionale.
Il presidente Capasso ha condiviso le preoccupazioni esposte da tutti i Capi di Stato e di Governo - "c’è un attacco a libertà e democrazia". Non lasciamo, ha aggiunto, "che i confini dell’Europa si disegnino con la forza".

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FALCONIERI PER PROTEGGERE IL MUSEO DELLA PACE

Un gruppo di falconieri per proteggere il tetto e la copertura dagli eccessivi escrementi di volatili.

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LA MARINA DI STABIA ACCOGLIE LA BARCA DELLA PACE

La “Marina di Stabia” – uno dei porti turistici più grandi ed efficienti, centro geografico del Mediterraneo – ha accolto la “Barca della Pace” varata nel 2009 dalla Fondazione Mediterraneo dopo complessi lavori di restauro e riconosciuta da oltre 160 Paesi del mondo.
Di alto significato politico e simbolico la piccola goletta ha una secolare storia e non è un caso che - grazie alla generosità ed alla sensibilità di Giovanni La Mura (patron di Marina di Stabia) – l’imbarcazione sia giunta nel sito proprio nel momento in cui iniziavano gli incontri per un negoziato tra Russa ed Ucraina e mentre i Salesiani benedicevano la Barca raccomandandola alla Vergine del Santo Rosario di Pompei, il cui Santuario è a pochi chilometri da Marina di Stabia.
Con l’aiuto e l’impegno di tanti, sotto la regìa di Giovanni e Salvatore La Mura, l’imbarcazione sarà risistemata dopo il fermo dovuto al Covid 19 e la speranza è che il primo suo uso possa essere il sigillo della Pace in Ucraina ed in Europa.

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LA FONDAZIONE LANCIA UN APPELLO PER LA PACE IN UCRAINA, PER GLI STATI UNITI D’EUROPA E GLI STATI UNITI DEL MONDO

La Fondazione Mediterraneo ha lanciato un Appello internazionale per la pace in Ucraina e per la costituzione degli Stati uniti d’Europa e degli Stati uniti del mondo. Il presidente Michele Capasso si è detto sconcertato per questa guerra nel cuore dell’Europa e “sembrano vani più di 30 anni impegnati per la costruzione della pace”. “Uno dei motivi – ha affermato il presidente Capasso – è da ricercare nella impreparazione delle classi dirigenti e politiche dell’Europa e, in generale, del resto del mondo”.
Nell’appello si sottolinea “un’ONU inadatta ai cambiamenti del nostro mondo con regole  burocrazie e veti che impediscono una reale azione di pace; una NATO rimasta prigioniera di arcaici modelli di difesa; una Unione Europea che si preoccupa così poco del resto dell’Europa se non per esigenze economiche e seguendo la legge dei mercati e dei mercanti; una Russia che tenta di riprendere il posto dell’ex Unione Sovietica utilizzando la forza e la violenza e  tutti i giochi appena mascherati dalle grandi potenze e dai loro interessi”.
L’Appello si conclude con la condanna di quanto sta accadendo e con le seguenti richieste:
Gettiamo di nuovo una bottiglia nel nostro mare con un comune appello, destinato a ciò che resta della coscienza sulle nostre rive. Indirizziamo queste parole agli amici dell’Europa, del  Mediterraneo e del mondo per domandare loro di unirsi a noi e di sostenerci.
Per questo:

  1. Condanniamo ogni attacco militare all’Ucraina e denunciamo che la guerra non solo non risolve i problemi ma li aumenta sia in Ucraina come in Europa, nella stessa Russia e nel resto del mondo.
  2. Condanniamo quelli che ignorano la volontà del popolo ucraino, anche cercando di eliminare un Governo eletto democraticamente dal popolo per creare disaffezione tra paese reale e legale.
  3. Invitiamo il governo degli Stati Uniti d’America ed i governi dell’Unione europea a richiedere con forza e con ogni mezzo democratico il rispetto delle leggi internazionali, specialmente la Convenzione di Ginevra e la Carta dell’ONU.
  4. Invitiamo il governo della Russia, paese con antiche tradizioni di cultura e civiltà, a rispettare i diritti umani e ad accettare le richieste di democrazia espresse dal suo popolo nei confronti di tutti e, in particolare, di un Paese “fratello”: l’Ucraina.

I governi dell'Occidente, come furono muti quando si preparava e perpetrava l'olocausto degli ebrei, adesso tergiversano con sanzioni sia pur rigide, in attesa che - i combattimenti conclusi - il vincitore conceda loro la parvenza di avere mediato la pace.
Spetta alla società civile d'insorgere e dire BASTA!  BASTA con il massacro di innocenti!”


PER ADERIRE ALL’APPELLO INVIARE UNA MAIL A: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PER INFO: www.fondazionemediterraneo.org

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MEDITERRANEO FRONTIERA DI PACE 2

Si è svolta a Firenze la seconda edizione di “Mediterraneo frontiera di Pace” organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) congiuntamente al Comune di Firenze, che ha organizzato congiuntamente un incontro dei Sindaci del Mediterraneo sull’impronta di Giorgio La Pira.
“Quello vissuto da sindaci e vescovi del Mediterraneo è un momento importante – ha affermato il presidente della Fondazione Michele Capasso, da trent’anni impegnato per la Pace nel Mediterraneo quando pochi prestavano attenzione alla regione – e questi giorni in cui sindaci, presuli, esperti e volontari si sono potuti confrontare e ascoltare rappresenta un atto significativo proprio mentre in Ucraina si prospetta una guerra atroce nel cuore dell’Europa, ai confini del Mediterraneo”.
Il presidente Capasso ha ricordato l’amicizia tra il padre Raffaele (Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio) e Giorgio La Pira, il suo incontro – ancora adolescente – con il Sindaco visionario che ha lasciato un’impronta indelebile nella sua formazione.
“Ritrovandosi insieme mossi da una reciproca volontà di ascolto - ha affermato il presidente della CEI Cardinale Bassetti - sindaci e vescovi hanno siglato anche una dichiarazione comune, “La carta di Firenze”, in cui sono emersi punti che stanno a cuore a tutti, indipendentemente dalla diversa visione del mondo e dalle differenti religioni. Un fatto meraviglioso mentre una folle guerra si sta svolgendo in Ucraina portando morte e distruzione”. “Ma l’orologio della storia non vuole fermare le sue lancette a Firenze - prosegue il cardinale Bassetti - anzi vuole che risuoni continuamente l’ora della pace e del dialogo”.
Il pensiero del presidente della Cei va poi a Giorgio La Pira, che fu sindaco di Firenze nei primi anni Sessanta e che vedeva nel Mediterraneo “un mare che unisce e non divide”, “il ‘grande lago di Tiberiade’ in cui si affacciano le civiltà che appartengono alla ‘triplice famiglia di Abramo’”. Per il cardinale Bassetti l’incontro fra queste civiltà “può cambiare la storia non solo del Mediterraneo, ma del mondo intero”. “Lasciatemelo dire - dichiara energicamente il porporato - Dio ci ha chiamato qui a Firenze contro ogni avversità, contro ogni difficoltà, contro ogni guerra”. E citando ancora La Pira, il porporato rimarca che occorre abbattere muri e costruire ponti tra le genti del Mediterraneo, “unire ciò che è stato diviso per secoli”, unire, in nome della fratellanza umana, come ha asserito il Papa nel documento di Abu Dhabi, unire per la pace.
Infine il cardinale Bassetti ringrazia sindaci e vescovi per il “meraviglioso lavoro” svolto in questi giorni che ha dato vita alla “Carta di Firenze”, invitando a portare il documento nelle città, nelle scuole, nelle comunità religiose, nelle parrocchie, a diffonderlo, divulgarlo, ma soprattutto incarnarlo. Per il porporato questa Carta è la testimonianza che esiste una coscienza mediterranea, “è un patto sociale, un patto di amicizia”. “La Carta di Firenze - conclude il presidente della Cei - è davvero un raggio di sole in questo momento in cui attorno a noi sentiamo il rumore delle armi e sembra esserci tanto buio”.
Nel testo integrale dell'intervento del cardinale Bassetti, reso noto sul sito della Cei, viene ricordata la triste definizione che Papa Francesco ha più volte dato del Mare Mediterraneo: il “più grande cimitero d’Europa”. “Negli ultimi anni, migliaia di uomini, donne e bambini hanno perso la vita solcando questo mare in cerca di una vita migliore o in fuga da una guerra – rimarca il porporato - Questa emergenza drammatica ci interpella profondamente come cristiani e come persone umane. Non possiamo rimanere indifferenti rispetto al grande flusso migratorio che ormai da tempo caratterizza il Mediterraneo. Dobbiamo perciò soccorrere e aiutare”. Per il presidente della Cei occorre anche vedere le migrazioni “non solo come un problema ma come una grande opportunità. Un’occasione per trasformare le nostre città in luoghi di accoglienza e di ospitalità”. Ma il cardinale Bassetti evidenzia anche l’altra emergenza che sta scuotendo il mondo, “le notizie drammatiche e le immagini ancor più inquietanti che provengono dall’Ucraina”, che raccontano una nuova “tragedia umanitaria”. “Il mio pensiero e la mia preghiera vanno verso tutte quelle persone che adesso si trovano nei rifugi sotterranei e a coloro che stanno fuggendo” confida il cardinale Bassetti, che lancia un appello “a tutti coloro che stanno combattendo”: “Vorrei usare le parole semplici di un vecchio sacerdote: vi prego, vi scongiuro, fermatevi! In nome di Dio, no alla guerra!” 

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IL MUSEO DELLA PACE MAMT SI DOTA DI RIPRODUZIONI TATTILI PER NON VEDENTI

Grazie a diecimila euro resi disponibili da sostenitori la Fondazione Mediterraneo con il contributo gratuito di volontari e collaboratori, ha realizzato le prime 10 targhe di riproduzioni tattili di opere d’arte con la trascodifica in braille, consentendo la fruizione delle opere più significative ai non vedenti e disabili.
L’auspicio della Fondazione è che si possano trovare risorse più consistenti per continuare l’eliminazione di barriere sensoriali e cognitive e continuare questa azione con le oltre 2000 opere d’arte presenti nel museo.

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