Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

La Fondazione Mediterraneo – con la Federazione Anna Lindh Italia, il programma Kimiyya ed il Museo della Pace – MAMT – ha celebrato a Napoli ed in altre città euromediterranee la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
“L'Assemblea generale delle Nazioni Unite - ha ricordato il presidente Capasso alle numerose donne presenti al Museo della Pace - ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
La data della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna anche l'inizio dei "16 giorni di attivismo contro la violenza di genere" che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women's Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Questo periodo - ha affermato il presidente Capasso - comprende una serie di altre date significative, tra cui il 29 novembre, il Women Human Rights Defenders Day (WHRD), il 1º dicembre, la Giornata mondiale contro l'AIDS e il 6 dicembre, anniversario del massacro del Politecnico di Montreal, quando 14 studentesse di ingegneria furono uccise da un venticinquenne che affermò di voler combattere il femminismo".
In molti paesi, come l'Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L'idea è nata da un'installazione dell'artista messicana Elina ChauvetZapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all'omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. L'installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia. La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell'ambito della Violenza contro le donne.
Ed è astato proprio il rosso ad accogliere i numerosi visitatori  -nel rispetto delle regole anti Covid 19 – giunti al Museo. Grande commozione nella Sala Marrakech dove sulle pareti vi sono le impronte in bianco di donne violate le cui storie sono visibili sugli schermi videowall del Museo.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato in più sessioni alla COP 26 di Glasgow condividendo le preoccupazioni per la mancanza di un’azione incisiva condivisa indispensabile per arginare i cambiamenti climatici e consentire la sopravvivenza dell’uomo sulla terra.
Il presidente Capasso ha condiviso le preoccupazioni esposte da Barak Obama e da altri relatori riproponendo, ancora una volta, il progetto degli STATI UNITI DEL MONDO. “Solo se si identifica uno spazio politico ed istituzionale unitario - anche cambiando il solo nome all’ONU – sarà possibile affrontare insieme le grandi sfide che ci attendono.
L’assenza della Cina e della Russia è grave ed in tal senso vanno assunte iniziative comuni tra l’Unione europea e gli altri partner mondiali. Non è possibile intraprendere alcuna azione seria se chi è responsabile della metà degli inquinamenti non partecipa e non aderisce”, ha affermato il presidente Capasso.

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Accolti dal presidente Michele Capasso i membri dei Club Rotary di “Ercolano centenario”, “Torre del Greco Comuni vesuviani”, “Torre Annunziata Oplonti” e “Sorrento” hanno visionato in anteprima il video del trentennale della Fondazione, esprimendo grande apprezzamento per la qualità e quantità delle attività svolte dalla Fondazione in oltre un trentennio per la pace ed il dialogo.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno accolto una delegazione del Kirghizistan guidata dall’Ambasciatore in Italia S.E. Taalay Bazarbaev.
L’incontro rientra nelle attività congiunte della Fondazione e della Federazione tese a rafforzare il dialogo tra Oriente ed Occidente, specialmente tra le comunità di Paesi che non s sono mai incontrati. In questa occasione vi è stato l’incontro tra l’ambasciatore di Tunisisa in Italia Moez SInaoui con l’omologo Bazarbaev.

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In occasione del salone libro di Torino la Fondazione Mediterraneo ha organizzato vari eventi. Sono intervenuti fra gli altri il presidente Michele Capasso, Pia Molinari ed altri membri della Fondazione.
In questa occasione il presidente Capasso ha ricordato l’antico legame con il salone del libro sin dal 1995, con la partecipazione dell’allora direttore Guido Accornero accompagnato dall’allora sindaco di Torino Valentino Castellani alla presentazione dei programmi pluriennali della Fondazione.
Negli anni successivi la Fondazione Mediterraneo ha partecipato con propri stand a varie edizione del salone de libro presentando i titoli principali delle proprie collane editoriali ed organizzando eventi con i principali membri del comitato scientifico della Fondazione: da Predrag Matvejevic a Tahar Ben Jelloun, da Claudio Magris a Vincenzo Consolo, da Baltasar Porcel a Khaled Fouad Allam, da Igor Man a Umberto Eco e via per un lungo elenco.
In questa edizione la Fondazione  ha presentato i video emozionali “La Campania delle Emozioni” e, in particolare, “Pino è Terra mia", “Procida L’isola delle Emozioni" e "Napoli Città Metropolitana".
Un momento significativo è stata la presentazione del video del trentennale della Fondazione con la partecipazione di uomini di cultura, politici e rappresentanti delle reti con cui la Fondazione ha collaborato nell’ultimo trentennio.

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